Storia dell’Oratorio

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Un tabernacolo che custodiva fin dal 1313 l’affresco di una Madonna col Bambino ritenuta miracolosa, era posto sul primo pilone del Ponte Rubaconte verso Santa Croce.

Nel 1371 Iacopo del Carroccio degli Alberti ottenne dal Comune il permesso di costruire una cappella nel punto in cui si trovava la sacra immagine, di trasferirla al suo interno ed averne il patronato che si mantenne senza interruzione fino al XX secolo.

Da subito la cappella, ebbe una connotazione più pubblica che privata e la devozione dei fiorentini crebbe a tal punto che il luogo per le grazie ottenute, cambiò nome: da “Santa Maria”diventò presto “Santa Maria delle Grazie”. Probabilmente la grande devozione dei fiorentini verso questa immagine era legata alla terribile alluvione del 1333, quando tutti i ponti crollarono e solo il ponte che custodiva l’affresco della Madonna rimase illeso; ciò spinse i fedeli a venerare la Vergine Maria come presenza salvifica nel rapporto tra Firenze e il suo fiume.

Non sappiamo quando, ma probabilmente già dalla fine del ‘300 proprio per l’immagine ritenuta miracolosa, anche il ponte comincia ad essere chiamato non più Ponte Rubaconte, bensì Ponte alle Grazie.