L’Oratorio della “Madonna delle Grazie” fin dall’inizio della sua fondazione (XIV sec.), ha sempre rappresentato per Firenze un punto di riferimento importante, tanto da dare nome al Ponte, sulla cui prima pigna era posto, fede e arte hanno insieme esaltato questo luogo benedetto dalla presenza della Vergine, che da qui ha elargito e continua ad elargire tante grazie, ad indicare la particolare benedizione e protezione di Maria per gli abitanti di Firenze.

La cappella e l’immagine della Madonna sono sempre rimaste miracolosamente salve anche durante guerre, alluvioni, e ultimamente fughe di gas.

Molti sono coloro che nei secoli hanno pregato, lodato e ringraziato Dio per le grazie ricevute, che nei momenti di dolore sono venuti qui per chiedere l’aiuto di Dio e il conforto di Maria e anche oggi sono tante le persone che, nel continuo viavai sul Lungarno, si fermano in preghiera davanti al Signore per poi riprendere il proprio cammino. Sono proprio i fedeli che, attraverso la loro presenza e la loro preghiera, contribuiscono a mantenere vivo questo  piccolo  luogo, nel quale ogni persona non può che sentirsi abbracciata dall’amore e dallo sguardo della Vergine Maria, rendendolo caro a molti e preziosa  lampada nella storia della fede della nostra città.

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Il Ponte alle Grazie si chiama così per i miracoli operati dalla Madre celeste la cui immagine miracolosa si trovava sulla prima pigna del Ponte Rubaconte, gettato attraverso l’Arno nel 1227 e subito fiorito di tabernacoli, casette, celle, poi diventati romitori